Legge sui permessi di soggiorno temporanei fino al 2028
Il progetto dei Verdi si intitola"Legge di modifica della legge sulla residenza - Diritto di residenza per gli yazidi". Stabilisce che i richiedenti asilo yazidi che sono entrati in Germania prima del 31 luglio 2025 possono ricevere un permesso di soggiorno fino al 31 luglio 2028, anche se attualmente non sono in grado di assicurarsi il proprio sostentamento o sono entrati nel Paese senza un visto.
In questo modo si intende dare agli yazidi l'opportunità di soddisfare i requisiti per un permesso di soggiorno a lungo termine durante questi tre anni. Dopo la prima lettura del Bundestag, il disegno di legge sarà deferito alle commissioni, con la commissione per gli Affari interni in testa. Seguiranno - probabilmente tra qualche settimana - la seconda lettura e il voto finale.
Retroscena: il Bundestag riconosce il genocidio
Nel gennaio 2023, il Bundestag tedesco ha riconosciuto come genocidio i crimini commessi dall'organizzazione terroristica "Stato Islamico" (IS) contro la minoranza yazidi in Iraq. Circa 10.000 uomini yazidi sono stati uccisi, circa 7.000 donne e ragazze rapite, molte delle quali ridotte in schiavitù e abusate. Più di 2.000 persone sono ancora oggi disperse.
Sebbene l'IS sia considerato sconfitto militarmente, la situazione della sicurezza nella regione di Sinjar rimane pericolosa e instabile, secondo i Verdi. Le milizie locali, le cellule risorgenti dell'IS e i conflitti regionali mettono a rischio la stabilità. Circa 200.000 yazidi vivono ancora nei campi profughi iracheni senza alcuna prospettiva di ritorno.
Verdi: il governo federale non sta adempiendo al suo mandato di protezione
Nella loro mozione, i Verdi sottolineano che la Germania si è assunta una responsabilità particolare riconoscendo il genocidio. Finora questa responsabilità è stata rispettata solo in parte: nel 2023, solo il 53% dei richiedenti asilo yazidi provenienti dall'Iraq ha ottenuto lo status di protezione in Germania.
Questa situazione porta a una "incertezza giuridica collettiva" e rende più difficile l'integrazione. Molti yazidi vivono attualmente con uno status di tolleranza, che comporta un pesante onere per la loro vita quotidiana. Il gruppo parlamentare critica il fatto che ciò mina di fatto la promessa originaria di protezione del Bundestag.
Importante: il soggiorno tollerato in Germania non è un permesso di soggiorno. Significa che la persona interessata è effettivamente obbligata a lasciare il Paese, ma l'espulsione è temporaneamente sospesa.
Quanti yazidi vivono attualmente in Germania?
Il numero di yazidi che vivono in Germania non può essere determinato con esattezza, poiché l'affiliazione religiosa non viene registrata statisticamente. Tuttavia, diverse organizzazioni e i media stimano che oggi in Germania vivano circa 200.000 yazidi.
Ciò significa che la Germania ospita la più grande diaspora yazidi del mondo. Molti di loro provengono dall'Iraq settentrionale, in particolare dalla regione di Sinjar, che nel 2014 è stata teatro di un genocidio da parte dell'IS.
Una parte significativa della popolazione yazidi è giunta in Germania tra il 2014 e il 2016 in seguito all'avanzata dell'IS. Diversi Stati federali, tra cui Baden-Württemberg, Bassa Sassonia e Schleswig-Holstein, hanno istituito programmi di accoglienza speciali per donne e bambini yazidi particolarmente vulnerabili.
Il più noto di questi programmi - il contingente speciale del Baden-Württemberg - ha permesso a circa 1.100 donne e bambini sopravvissuti alla prigionia dell'IS di entrare in Germania. Oggi gli yazidi vivono in quasi tutti gli Stati tedeschi, con comunità più numerose in Bassa Sassonia, Nord Reno-Westfalia e Baden-Württemberg.
Divieto di deportazione in diversi Stati federali
Diversi Stati federali - tra cui la Renania Settentrionale-Vestfalia, la Turingia, la Bassa Sassonia e lo Schleswig-Holstein - avevano già imposto divieti temporanei di espulsione per gli yazidi nel 2023 e nel 2024. Tuttavia, tali divieti sono stati prorogati solo per un periodo di tempo limitato e sono scaduti.
Non è stato ancora possibile attuare un divieto di deportazione a livello nazionale perché non c'è stato un accordo tra i governi federali e statali. Secondo i Verdi, un simile divieto di deportazione non è nemmeno sufficiente, in quanto garantisce solo una protezione temporanea ma non offre alcuna prospettiva di permanenza.
Conclusione: quanto è probabile che la proposta di legge venga adottata?
Al momento non è chiaro se la proposta di legge troverà una maggioranza nel Bundestag, ed è difficile da valutare. Da un lato, la questione gode di un ampio sostegno morale: il Bundestag ha già riconosciuto all'unanimità il genocidio degli yazidi nel 2023, e la Germania è considerata a livello internazionale un rifugio sicuro per le minoranze religiose perseguitate.
D'altra parte, l'attuale politica migratoria del governo tedesco guidato dal cancelliere Friedrich Merz (CDU) è caratterizzata da una regolamentazione più rigida. La coalizione CDU/CSU e SPD si sta concentrando su norme più severe in materia di ingresso, asilo e rimpatrio, su pratiche di espulsione più coerenti e su controlli più severi alle frontiere. Anche i requisiti per la naturalizzazione stanno tornando a essere più severi. In questo contesto politico, si ritiene improbabile che uno status speciale umanitario possa trovare ampio sostegno nelle fazioni di governo.
Nel complesso, la legge potrà essere attuata solo se approvata dalla CDU/CSU e dalla SPD. Non è chiaro se ciò avverrà.
